VELLETRI, LA CHIUSURA DEL CENTRO PRELIEVI HA SCATENATO LE IRE DI LUIGI CROCETTA (IDV)

Il Consigliere comunale dell'Idv, Luigi Crocetta
POLITICA - La provvisoria chiusura del centro prelievi dell'ospedale di Velletri sta scatenando numerose critiche. In un precedente articolo avevamo informato i cittadini del cambiamento temporaneo, spiegandone i motivi, ma l'uso del centro mobile, l'Automoteca, non sta  forse soddisfacendo pienamente i bisogni degli utenti. Il Consigliere comunale dell'Idv, Luigi Crocetta, è fortemente critico e in un comunicato spiega i motivi: 

“Seppur ritenendo assolutamente necessari i lavori di sicurezza, in relazione alla normativa antincendio, presso l’ospedale “Paolo Colombo” di Velletri, che stanno costringendo a progressive chiusure di reparti, sono altresì convinto che la pianificazione delle stesse e la relativa organizzazione dei reparti che ne sarebbero stati colpiti poteva essere fatta con maggiore puntualità e senza far risentire eccessivamente agli utenti, il disagio. 

Se questo, fortunatamente non è accaduto per gli utenti del reparto di Ostetricia e Ginecologia, ciò sta invece accadendo per il centro prelievi. Da lunedì 5 marzo gli utenti, donne e uomini di tutte le età, sono costretti al prelievo del sangue presso il centro mobile, l’Automoteca in ausilio al centro trasfusionale di Velletri, che si trova sempre presso l’ospedale. L’Automoteca è stata parcheggiata accanto al bar del nosocomio, su un’aiuola circondata da alberi che dovrebbero dare riparo dal sole ma che in realtà creano solo difficoltà di passaggio. La copertura antistante l’Automoteca è stata realizzata con un quadrato di lamiera posto in pendenza, dunque sicuramente agganciato male agli alberi e alle costruzioni accanto. 

I gradini del centro mobile sono in metallo, particolarmente alti e senza strisce antiscivolo. Difatti, per agevolare la salita e la discesa c’è un volontario che aiuta le persone. Per fortuna si è deciso di tenere in funzione il centro prelievi almeno per i disabili gravi, che vengono accompagnati da infermieri ed ausiliari, nel sotterraneo, con l’ascensore. La situazione è certamente provvisoria e credo che per questo, tutti possano sopportare un minimo disagio, ma quando si ha a che fare con la salute delle persone, il pressapochismo di certe situazioni diventa insopportabile. 

Ritengo quindi che si poteva e si doveva fare uno sforzo maggiore per cercare di organizzare, all’interno dell’ospedale, il centro prelievi e non costringere gli utenti, anche se solo per un breve lasso, a disagi simili. Sembrerebbe mancato il basilare rispetto per le persone e cosa ancor più grave per la eventuale sofferenza fisica e mentale delle stesse”.