SAN RAFFAELE: LA POLVERINI E STORACE CONTRO I LICENZIAMENTI

Renata Polverini

Dopo gli attacchi dei giorni scorsi da parte di esponenti del centrosinistra e dei sindacati e voci che volevano la Polverini in visita a Velletri e al San Raffaele durante la Festa dell'uva dello scorso fine settimana (visita che non vi è stata), sono arrivati i primi commenti delle istituzioni regionali sulla notizia delle lettere di licenziamento che la società San Raffaele ha inviato a 257 lavoratori di Velletri.
"A Velletri non ci devono essere licenziamenti, e ha fatto bene la presidente Polverini a richiamare la proprietà del San Raffaele alle sue responsabilità. Si tratti quanto si vuole ma i lavoratori vanno rispettati. E voglio essere certo che i vertici del gruppo imprenditoriale sapranno cogliere il senso delle parole che ci permettiamo di rivolgere loro". A dirlo è stato Francesco Storace, capogruppo de La Destra al Consiglio regionale del Lazio, in una nota stampa in cui fa direttamente riferimento a quanto affermato dalla Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini: "Mi auguro 
che la notizia del licenziamento di 257 lavoratori del San Raffaele di Velletri non sia vera perchè sarebbe un atto gravissimo, che disattende quanto previsto nell'accordo sottoscritto con la Regione Lazio in cui si prevede la salvaguardia dei posti di lavoro dell'intero gruppo". "Questa azione - ha proseguito Polverini - rappresenterebbe una forzatura ingiustificata di cui non ci è stata data alcuna comunicazione ufficiale. Faccio appello al senso di responsabilità dei vertici del Gruppo affinchè quanto stabilito negli accordi venga rispettato in ogni singola parte". 

Sul piede di guerra, ovviamente, i sindacati. Giuseppe Cappucci, segretario generale della Cgil del Comprensorio Pomezia, Castelli, Colleferro e Subiaco non ha usato giri di parole: "Al San Raffaele di Velletri sono arrivate le lettere di licenziamento per 257 operatori. Il sindacato è vicino a tutti i lavoratori e alle loro famiglie. In questi mesi si è lavorato per cercare di evitare la situazione più drammatica che invece adesso si è palesata, anche a causa delle posizioni e delle scelte della giunta della Regione Lazio e della presidente Polverini. La chiusura del San Raffaele, non solo getta sul lastrico i lavoratori, ma dà anche un ulteriore colpo al diritto alla salute, già messo in crisi sul nostro territorio da chiusure e ridimensionamenti di strutture sia pubbliche che convenzionate".


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