VELLETRI: TUTTO PRONTO PER L'INAUGURAZIONE DELLO STORICO TEATRO ARTEMISIO

Il Teatro Artemisio nel 1959

CULTURA - Sembra veramente tutto pronto per l'attesissima riapertura del Teatro Artemisio di Velletri, che si svolgerà sabato 10 novembre, dalle ore 17.30.
Si restituisce finalmente un luogo che è fisicamente nel cuore della città e che è stato per moltissimo tempo il cuore pulsante della cultura di Velletri e non solo. Si ricordano spettacoli di notissimi personaggi, due nomi fra tutti: Ettore Petrolini e Giorgio Albertazzi e poi la sua bellezza grazie all'armonia architettonica e a quei velluti rossi che ricoprivano le pareti e le abbondanti poltrone. 

Si ricorda ancora, quando ormai ridotto ad essere soltanto un semplice cinema, l'esser comunque riuscito a mantenere il suo aspetto elegante, come una vecchia diva e nell'attesa dell'inizio del film si potevano ammirare le locandine vecchie e nuove degli spettacoli, che adornavano le pareti. 
Il palco durante la recente ristrutturazione

Dopo una ristrutturazione durata troppo tempo (dei tempi e dei costi ne parleremo in un successivo articolo, ndr) finalmente "il gioiello" sarà restituito alla città. Da facebook, altro cuore pulsante della comunicazione, stavolta mondiale, sembra che la voglia di assistere alla nuova entrata in scena dell'Artemisio, nella vita della città, sia pressante.

Speriamo continui ad esserlo per tanto, tanto tempo. La cerimonia di inaugurazione inizierà alle 17.30 con una sfilata delle autorità, che partirà da piazza Garibaldi per finire proprio davanti al Teatro Artemisio dove, dopo il taglio del nastro, si svolgerà quella di intitolazione: il Teatro verrà dedicato a Gian Maria Volontè, il notissimo attore italiano, scomparso nel 1994, protagonista assoluto del cinema cosiddetto "impegnato". Tra i titoli più famosi: Cristo si è fermato ad Eboli e Il Caso Mattei. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa ufficiale dell'inaugurazione.

COMUNICATO STAMPA
Sabato 10 novembre, dopo venticinque lunghissimi anni torna l’Artemisio che verrà intitolato a Gian Maria Volontè. Con i Carmina Burana di Carl Orff, diretti dal maestro Claudio Maria Micheli, riaprirà i battenti il Teatro Artemisio, storica istituzione veliterna che per oltre un secolo e mezzo è stato un punto di riferimento culturale per l’intera provincia di Roma.

Un sogno che si avvera e di cui sarebbe stato fiero Gian Maria Volontè, che fu il presidente del comitato cittadino “Salviamo l’Artemisio”. Un palcoscenico calcato da personaggi che hanno fatto la storia del teatro, da Giorgio Albertazzi ad Anna Proclemer, Aldo Fabrizi, Ettore Petrolini, i fratelli Giuffré, Amedeo Nazzari, Salvo Randone, Carmelo Bene, Mariano Rigillo, Pietro De Vico, Renzo Giovampietro, Renato De Carmine, Carlo Cecchi, presentatori del calibro di Pippo Baudo, Corrado Mantoni, Enzo Tortora, Nunzio Filogamo, jazzisti come James Senese e lo straordinario Chet Baker e tenori del calibro di Tito Gobbi, nonché importanti protagonisti della poesia italiana contemporanea come Dario Bellezza, Giorgio Caproni, Amelia Rosselli.

Il Teatro Artemisio fu inserito fin dal dopoguerra nel circuito dei teatri capitolini, risultando l’unico teatro della provincia con un cartellone nazionale. Agli inizi degli anni ‘50 balzò agli onori della cronaca nazionale per via del festival della canzone - grande antagonista di quello di Sanremo - al quale parteciparono Claudio Villa, Nilla Pizzi, Jimmy Fontana, Gino Latilla, Nunzio Gallo, Gloria Christian, tanto per citarne alcuni.

La storia di questo teatro è lunga e controversa: la prima proposta d'acquisto del Teatro Comunale di Velletri, sito nei locali attuali, è del 12 giugno 1859, ma l’apertura ufficiale è del 1863. Nell'immediato dopoguerra la proprietà del Teatro Comunale fu acquisita da privati; particolarmente rilevante fu la gestione della “Artemisia”, società di cui era proprietario Lucio Sartorio, figlio del celebre pittore Giulio Aristide, che rimarrà l’ultima proprietaria dell'immobile fino all'acquisto da parte del Comune nel 1994.

Poi, nel 1983 l’annuncio della chiusura del Cinema Teatro Artemisio mosse profondamente l'opinione pubblica, che ottenne, insieme a note personalità del mondo dello spettacolo (celebre l’appello di Eduardo De Filippo), di prorogarne l'apertura fino al 1987. Tuttavia le gravi condizioni economiche della società impedirono lo svolgimento della programmazione cinematografica, causando la chiusura definitiva del cinema teatro nel maggio dello stesso anno.

Nel Gennaio del 1992 si costituì il Comitato "Salviamo l'Artemisio", della cui presidenza onoraria venne investito Gian Maria Volontè, il quale coinvolse moltissimi esponenti del mondo della cultura Italiana, tra cui Paolo Villaggio, Gianni Amelio, Giuliano Montaldo, Citto Maselli, Francesco Rosi, Umberto Eco, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e molti altri. Questa spinta fece sì che si avviasse un lungo percorso di ricerca per i fondi necessari all'acquisto del Teatro.

Nel 1993, grazie soprattutto all'impegno di Volontè, al quale sarà intitolato il nuovo Teatro Artemisio, la Regione Lazio stanziò un miliardo e mezzo di lire da destinare al Comune di Velletri, ai quali si aggiunsero circa 700 milioni per il restauro, stanziati dallo stesso Comune.

L'acquisto verrà perfezionato nei primi mesi del 1994.Da allora le varie amministrazioni comunali si adoperarono per la ristrutturazione e finalmente, dopo una lunghissima attesa, siamo infine giunti alla sua inaugurazione.

Interpretando l’emozione dei cittadini veliterni l’Assessore alla Cultura Daniele Ognibene afferma che Velletri avrà nuovamente “il suo amato Teatro; un’intera generazione entrerà per la prima volta in quel magico luogo che tante emozioni aveva regalato ai loro padri. Un luogo simbolo di promozione culturale legato indissolubilmente alla storia della Città di Velletri”.

Soddisfatto anche il Sindaco Fausto Servadio “È per me un onore riaprire il Teatro Artemisio e poter dedicare Gian Maria Volontè un pezzo della nostra storia cittadina per il quale aveva tanto lottato. Gli sforzi fatti per terminare la ristrutturazione saranno ripagati dal vedere questa struttura riutilizzata dai cittadini, ai quali con orgoglio riconsegniamo un simbolo della loro storia”.

Alla serata inaugurale parteciperanno esponenti istituzionali e grandi nomi della cultura e dell’arte Italiana, in primo luogo Angelica Ippolito, Giovanna Gravina, Giuliano Montaldo, Francesco Rosi, Daria Nicolodi e molti altri.

Dopo l’inaugurazione sono previste alcune serate con Manuela Mandracchia, Eugenio Finardi, Giorgio Albertazzi e Gene Gnocchi.

Adesso silenzio, si spengano le luci e si alzi il sipario.