"GUERRA TRA POVERI" SUI TAGLI ALLA SANITA' NEI CASTELLI

L'ospedale San Giuseppe di Marino
ATTUALITA' - Una vera e propria "guerra tra poveri" è quella che si sta delineando, quotidianamente, sul fronte della sanità nei Castelli Romani. Mentre a Velletri sono sempre incerte le prospettive per la clinica San Raffaele e anche l'Ospedale Colombo non gode di ottima salute, tra Marino e Frascati, poi, è nata una vera e propria battaglia con voci che si sono rincorse per mesi legando il destino dei due nosocomi, con la chiusura di reparti o servizi dell'uno a vantaggio dell'altro.
L'assemblea pubblica di sabato 26 novembre 
Nella mattinata di sabato 26 novembre, il “Comitato per la Tutela dell’ospedale San Giuseppe” di Marino ha organizzato un’assemblea pubblica per denunciare la sempre più difficile e incerta situazione dell'ospedale marinese e, soprattutto, per chiedere alle istituzioni che si mantengano gli impegni presi. 
Oltre alla Presidente del Comitato, Anna Sapìa, erano presenti numerosi rappresentanti del centrosinistra marinese, tra i quali il Consigliere comunale e provinciale, Ugo Onorati, e regionale: Ileana Piazzoni, responsabile Welfare Lazio di Sel e i Consiglieri regionali dell’Idv, Giulia Rodano e Giovanni Loreto Colagrossi

Ugo Onorati
"È un profondo vulnus alla democrazia - è stato il lapidario commento di Onorati - il fatto che la gente venga presa ripetutamente in giro. Così facendo si perde fiducia nelle istituzioni e nella politica: questo è il più grande danno che stanno arrecando ai cittadini il sindaco di Marino, Adriano Palozzi e la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Ricordo che di illazioni il centrodestra ne ha fatte tante nel tempo: negli ultimi due anni tante sono state le promesse, mancate, di apertura del pronto soccorso di Marino. Non dovrà riaprire solo il pronto soccorso - ha continuato Onorati - ma anche tutti i reparti che lo supporteranno. Una scelta che non sembra quella del Comune e della Regione, visto che ad oggi l’ospedale è stato ridimensionato ad appena 50 posti letto. Voglio sottolineare, inoltre, che non c’è nessuna guerra con l’ospedale San Sebastiano di Frascati: è indispensabile semplicemente che sia aperto anche quello di Marino, poiché viviamo in realtà territoriali popolose e in continua espansione demografica. Il sindaco Palozzi deve dire con quali atti vuole riaprire il pronto soccorso - ha concluso Onorati -, venisse al contempo anche la Polverini, magari con l’elicottero, a spiegare ai cittadini tutta la verità sul futuro del San Giuseppe. Basta prese in giro, stop alle inaugurazioni fittizie, no alle bugie elettorali".


Giulia Rodano e Giovanni Colagrossi
"Il diritto di sapere come stanno realmente le cose è sacrosanto", ha affermato il Consigliere regionale dell'Idv, Giulia Rodano che, in una nota, ha poi chiarito ulteriormente il suo pensiero: "Il contributo di Renata Polverini alla campagna elettorale del sindaco Palozzi è stato costituito dalla pubblicità ingannevole sulla riapertura del Pronto soccorso San Giuseppe. Più che di una promessa, si è trattato di ricatto, un furto di verità e di democrazia: avrete il pronto soccorso se voterete centrodestra. Ai cittadini di Marino dico di non farsi ingannare per la seconda volta: chi dice che la responsabilità della chiusura dell’ospedale di Marino è di Frascati, mente e vuole solo alimentare polemiche campanilistiche. Le due realtà sono completamente separate: di fatto, invece, sta accadendo che si punti a risparmiare chiudendo Frascati e non riaprendo il pronto soccorso di Marino. Ora che gli impegni sono stati assunti, si deve chiedere che vengano rispettati, che le risorse siano messe veramente a disposizione, che i cantieri riaprano e che il pronto soccorso di Marino apra. E che apra con nuove assunzioni di personale, con medici, con infermieri e con tecnologie"

"Il centrodestra - continua Rodano - inizialmente ha aperto un cantiere a fini puramente propagandistici, infatti lo ha immediatamente richiuso: una procedura passibile anche di risarcimento della ditta incaricata. D’altra parte avevamo denunciato sin dall’inizio che la Giunta aveva stanziato soltanto metà dei 4 milioni di euro necessari a portare a termine i lavori del Pronto soccorso. Adesso – conclude la Rodano - o la Polverini mette nero su bianco le date precise dei lavori, o dice chiaramente come stanno le cose: è intollerabile che si prendano in giro i cittadini”.