I LAVORATORI DELLE SCUOLE CONTRO GLI ACCORPAMENTI

ATTUALITA' - I lavoratori delle scuole dell'obbligo di Velletri sono sul piede di guerra. Non vogliono che sia applicata la legge regionale n.111/11 con la quale si definiscono gli accorpamenti dei plessi scolastici e di conseguenza, la creazione degli istituti Comprensivi. Di seguito pubblichiamo la nota dei lavoratori delle scuole dell'obbligo veliterne.

L’Assemblea dei lavoratori delle scuole dell’obbligo di Velletri, effettuata il giorno 11/10/2011 presso l’aula magna della SMS “MARIANI”, plesso De Rossi, nel prendere in considerazione le
Norme  Attuative  della L.111/ 2011 con le quali vengono definiti gli accorpamenti e la creazione degli Istituti Comprensivi, secondo i criteri stabiliti dalle Linee guida della Regione Lazio,

ESPRIMONO
I seguenti orientamenti:

1) Netta contrarietà all’applicazione della Legge 111/2011 in quanto dettata ESCLUSIVAMENTE  dalla necessità  di RISPARMI, che non tengono conto della storia del Territorio e dell’offerta  formativa.
In particolare, l’OBBLIGO di istituire scuole verticalizzate distanti tra loro, e quindi  impossibilitate ad attuare la continuità, è in netta contraddizione con lo spirito che anima la creazione  degli ISTITUTI COMPRENSIVI e quanto definito nell’ambito della stessa legge 111 (art.19).

2) La creazione di Istituti comprensivi con un enorme numero di alunni  e con tanti plessi non favorisce l’esplicarsi di una efficace offerta formativa e determina  l’ingestibilità della scuola .

3) Il ruolo del Dirigente Scolastico si riduce a semplice  Dirigente Amministrativo perdendo la possibilità di coordinare il Piano Educativo nella realtà scolastica amministrata.

4) L’attuale proposta del Governo Nazionale, recepita dalla Regione Lazio, determinerebbe una perdita sostanziale di personale e di lavoratori (DS, DSGA, Collaboratori Scolastici e Assistenti Amministrativi) in un momento in cui è maggiormente necessario disporre di risorse umane adeguate alla necessità, già profondamente provate da tagli devastanti.

5) In merito alle proposte del Comune di Velletri  l’Assemblea ritiene di rigettare interamente la proposta, che non tiene conto del numero complessivo di alunni e della direttiva della provincia di Roma, in quanto non ha preso in esame il TREND demografico e ha creato squilibrio nel territorio.
La contrarietà non è dettata da un pregiudizio in via di principio contro ipotesi di razionalizzazione, quanto piuttosto dal fatto che non si è tenuto conto  di criteri dettati da esigenze di miglioramento della qualità dell’offerta formativa e del servizio scuola.
In concreto riguardo il numero di alunni oggi esistenti non si capisce la ragione dell’ipotetica istituzione di soli 4 comprensivi, a fronte di un numero di alunni pari a 5129.
Inoltre, la volontà di istituire bacini di utenza obbligatori, contraddice in termini assoluti quanto stabilito dalle norme basilari del diritto all’istruzione dovuto agli alunni e alle famiglie.

A seguito di tali considerazioni si propone:

· Di bloccare l’effettiva applicazione  di quanto previsto, così come hanno fatto i Consigli Regionali di : Toscana, Puglia, Emilia Romagna, Marche, Basilicata, Sicilia e Liguria.
· Di favorire una discussione aperta a tutti i Collegi Docenti, i Consigli di Istituto e di Circolo, non rispettando i termini temporali di applicazione delle norme.
· Di indire un’assemblee cittadina che coinvolga le famiglie i lavoratori della scuola e le istituzioni locali affinché vengano rese pubbliche le implicazioni relative all’applicazione della legge 111/2011.